Napoli, 28 giugno 2011 – Sono tornati sui banchi di scuola gli studenti napoletani alle prese con i tanto temuti esami di maturità. Dopo la prova di italiano, uguale per tutti, e la seconda tornata dedicata alle materie principe dei vari istituti, oggi è stato il giorno del cosiddetto quizzone. Da più di 10 anni a questa parte, infatti, l’ultima prova finale è ormai un rebus tutto da sciogliere. Gli studenti lo temono perché dinanzi a loro, quest’oggi, i fogli contenevano ben cinque materie a sorpresa, con ognuna munita di quesiti a risposta aperta o multipla in grado di mettere in difficoltà anche i più bravi, visto che comprendono tutto il programma dell’ultimo anno. Lo svolgimento del compito, però, questa volta si differenzierà anche per la surata. Perché ad ogni commissione verrà demandato di stabilire il tempo limite entro cui consegnare gli elaborati. Eppure qualche aiutino arriva sempre dagli insegnanti. Perché non sempre la segretezza delle materie inserite nel test che dovrebbe essere a sorpresa viene mantenuta. Proprio per questo, e soprattutto per evitare eventuali passaggi di informazioni da un banchetto e l’altro, numerosi sono gli istituti che hanno scelto di limitare al minimo le risposte multiple. Troppo facile suggerire al compagno di banco o addirittura tirare ad indovinare. Meglio le risposte aperte, ammettono i professori. Per un ultima prova scritta che rappresenta il vero giro di boa degli esami, in attesa degli orali che dovrebbero svolgersi dai primi di luglio.
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